Le mules Maureen di Malone Soulier

C’è chi le ama, incondizionatamente, e chi le odia, in modo assoluto. Sto parlando delle mules, le scarpe aperte sul tallone, che impazzano sin dalla scorsa estate.
Le abbiamo viste in tutte le versioni, tacco alto, medio e rasoterra, in pelle e in tessuto, ricamate, intarsiate o foderate di pelliccia, decorate con pietre e cristalli, ma quelle che io trovo più affascinanti nella loro apparente semplicità sono le Maureen di Malone Souliers: ne amo la silhouette sinuosa e i dettagli sexy come i lacci che abbracciano il piede e assicurano una perfetta vestibilità.

photo: MALONE SOULIERS, selected MYTHERESA, www.mytheresa.com, image courtesy TRENDFORTREND

Di questo modello esistono tantissime varianti di materiali e di colore, anche estreme come un fantastico maculato rosa e nero; quella che preferisco è in seta, di una tonalità rossa che vira sul rosato, con i lacci e i tacchi argentati. Forse qualcuno la potrebbe definire una scarpa da occasione importante, ma io non faccio distinzioni: dico sempre che ogni giorno deve essere una festa e quindi bisogna essere abbigliate in modo adeguato!

Seguo questo brand da quando è stato creato nel 2014 da due personalità eclettiche, Mary Alice Malone e Roy Luwolt. Mary Alice, un passato da amazzone di successo e un corso di studi incentrato sul design artigianale, prima in una scuola d’arte in Colorado e poi al London College of Fashion, è la design del brand. Il suo approccio è del tutto peculiare perché nel disegnare una scarpa insegue una perfezione strutturale e, si potrebbe dire, architettonica, più che un’adesione alle tendenze che per lei non è prioritaria: questo si traduce in modelli comodissimi, una caratteristica che non ritrovo sempre nelle scarpe, anche in quelle più blasonate. Provare per credere: per quanto alto il tacco possa essere, non ci si sente mai in bilico! In più Mary Alice è molto attenta alla psicologia femminile, tanto da aderire in modo quasi istintivo ai bisogni e ai desideri delle donne. Il risultato è nel successo delle collezioni che si sono susseguite in questi anni: ultra-femminili, classiche senza essere stucchevoli, piacciono davvero a tutte le donne perché si fanno notare senza essere stravaganti. Mi è piaciuto come la stilista ha una volta definito la donna che indossa le sue scarpe: una persona di cui si è consapevoli prima ancora che varchi la porta d’ingresso! A chi non piacerebbe sentirsi così?