Elogio del tacco grosso

Il tacco grosso non è da tutte. Sul serio. Richiede una personalità che sappia saltare a piè pari l’equazione tacco sottile=sexy che ci incatena un po’ tutte allo stiletto, la capacità di apprezzare il risultato di un design che sa rendere fascinoso un tacco altrimenti tozzo e…. l’onestà di ammettere che il tacco grosso è assai più funzionale alle nostre vite frenetiche!

Ciò detto, anch’io appartengo alla schiera delle adoratrici del tacco sottile, magari non 12, ma, diciamo, sufficientemente alto per rischiare l’integrità della caviglia su un pavé sconnesso.

E tuttavia ci sono molti casi in cui trovo il tacco grosso assolutamente perfetto:

  1. Quando la scarpa è già molto eccentrica e il tacco grosso aggiunge un livello ulteriore di originalità. Un esempio è questa décolleté di Aquilano.Rimondi, grafica nella forma e nell’accoppiamento dei colori, nella quale il tacco molto grosso si bilancia con l’altrettanto grosso cinturino alla caviglia.

photo: Ivan Lattuada/IMAXTREE.COM

Oppure questo modello di A.W.A.K.E. nella quale il tacco ha un’impronta architettonica molto sofisticata (e anche molto bizzarra). D’altra parte questo brand ha una vocazione dichiarata per l’originalità: Natalia Alaverdian, la designer che si nasconde dietro questo acronimo (che significa  “All Wonderful Adventures Kindle Enthusiasm” e cioè “Tutte Le avventure meravigliose suscitano entusiasmo”) ha sempre sottolineato che il suo stile non è solo sartorialmente rigoroso, ma è anche divertente ed esuberante.

photo: IMAXTREE.COM

 

2. Quando è il tacco stesso a essere il punto focale dello stile di un modello. Prendiamo per esempio questa scarpa stringata (che potrei definire quasi una francesina rivisitata) di Acne: il tacco, basso e squadrato, è interamente coperto di frange che addolciscono una linea altrimenti fin troppo maschile. E l’occhio cade proprio lì.

photo: Alessandro Lucioni/IMAXTREE.COM

 

3. Quando il tacco grosso appartiene a una scarpa icona come la décolleté di Roger Vivier, per intenderci quella indossata di Catherine Deneuve in “Bella di giorno”. Non si discute, si accetta e basta.

 

photo: ROGER VIVIER, selected MYTHERESA, www.mytheresa.com, image courtesy TRENDFORTREND

 

4. Quando il tacco grosso esalta una lavorazione della scarpa. È il caso di Hadar Black di Ballin: in queste mules che si ispirano alle tappezzerie barocche di Versailles, la superficie ampia del tacco è l’ideale per esaltare i ricami che nella tomaia vanno un po’ perduti per la presenza del fiocco.

Quindi prima di escludere totalmente dalla vostra vita una scarpa con il tacco grosso, guardatela bene e poi decidete!

photo: Gino Menozzi/IMAXTREE.COM

photo di apertura: IMAXTREE.COM